mercoledì 27 febbraio 2013

Mercati generali dell'Ostiense

I mercati generali - www.webalice.it

 
Nella terminologia della lingua italiana cosa s'intende per mercato? Il luogo, specialmente all’aperto o anche ampio edificio o insieme di edifici dove  si riuniscono compratori, venditori o intermediari per contrattare e negoziare,  l’acquisto, la vendita o la transazione di merci.
La storia del mercato è antichissima, risale a più di cinquemila anni fa. Già dei tempi degli Assiri e dei Babilonesi, le merci venivano riunite in un luogo ben preciso e pagate con denaro o con gli antesignani dei nostri assegni.
Durante l'epoca romana,  il mercato si identifica con la piazza, il forum.  A Roma con la graduale trasformazione del Foro in centro politico prima dell’Urbe  e poi dell’Impero, le botteghe vengono sostituite dai nuovi edifici monumentali e  spostate in vari spazi della città specializzati: il forum vinarium, il forum piscarium,  il forum olitorium (degli erbaggi), il forum suarium (della carne suina), il forum delle  ghiottonerie, dei cibi delicati, delle primizie, e così via. L’idea del mercato come  edificio appositamente costruito per concentrare tutti i mercati cittadini (il macellum, termine passato poi ad indicare il mattatoio) è da ritenersi propriamente romana e risale al II secolo a.C. I più antichi sono di tipo quadriportico rettangolare, sotto il quale si allineano le tabernae (probabilmente dal termine tabula, cioè  tavolo, banco di vendita) e con una piazza interna scoperta in mezzo alla quale  sorge un’ara sacrificale o anche una semplice fontana. 
A Roma i mercati rionali continuano a rappresentare un pezzo della storia della città e un punto di riferimento sia per i Romani che per i turisti, i mercati ortofrutticoli presenti nei quartieri  più antichi della Capitale, legati all’anima forte e coriacea della gente che li anima  e li vivacizza.  Ancora oggi Testaccio, Monti, Nomentano, Garbatella, Trionfale, sono tra i mercati  rionali più belli e caratteristici.  Anche i Mercati Generali rappresentano un luogo di  fascino nell’immaginario romano, per il loro essere “città nella città”, uno spazio  che vive di notte quando tutto il resto è fermo.



 
La storia dei Mercati Generali inizia  il 23 settembre 1921 quando, per la prima volta a Roma, i diversi mercati (quello delle erbe di viale Manzoni, quello del pesce prima di Portico d’Ottavia  e poi di piazza San Teodoro, quello dei fiori, ecc.) furono raggruppati in un unico comprensorio nella nascente area industriale di Ostiense, a ridosso del quartiere  operaio di Testaccio e del “monte dei cocci”.
Agli inizi del Novecento , con il sindaco di Roma  Ernesto Nathan,   su progetto di Emilio Saffi, iniziano a sorgere i  Mercati Generali, il cui progetto approvato nel  1910, avrà un iter complesso, tanto che essi,  inaugurati nel 1921, saranno portati a termine  solo negli anni successivi.
il progetto, prevedeva  due zone: una destinata al mercato della frutta e ortaggi e l’altra al mercato del pesce, carni e uova. I due settori erano divisi al centro da un’ampia zona destinata al raccordo ferroviario.
Il mercato degli erbaggi e frutta prevedeva un fabbricato d’ingresso prospiciente la via Ostiense (per la direzione, le abitazioni dei dirigenti e custodi, l’ufficio daziario e delle guardie municipali, l’ufficio sanitario, postale e telefonico). Lungo il perimetro del mercato furono previste una serie di magazzini, tettoie in cemento armato e vasti piazzali. Lungo le due ali esterne, nelle vie laterali al mercato, vennero progettati i locali per scuderie e rimesse.
Il mercato del pesce, abbacchi, polli, uova affacciava sulla progettata stazione del Mercato lungo la linea Roma-Ostia, con un edificio d’ingresso dove furono collocati gli uffici per la direzione. Al centro dello spazio destinato a questo settore fu previsto il grande padiglione per la vendita del pesce (mq. 3.250) e, ai lati, sei padiglioni (tre per parte) per la vendita di abbacchi, polli, uova. Il piano seminterrato fu destinato alle celle frigorifere.
Nel 1912 la commissione dell’Ispettorato edilizio concede l’autorizzazione; in seguito, vengono espropriati i terreni, inizialmente quelli appartenenti ai Fajella (proprietari dell’attigua vetreria Fajella) e quindi i terreni appartenenti ai Torlonia, per i quali occorre una lunga sequela di contrattazioni.
Gli eventi bellici arrestano l’esecuzione del progetto e solo nel febbraio 1922 il “Consorzio edile italiano” consegna i fabbricati ma non tutto il progetto era stato completato. Nel 1924 viene quindi realizzato un secondo lotto di lavori che  comprende il padiglione del pesce totalmente rinnovato nella sua struttura e configurazione spaziale e i padiglioni per la vendita di abbacchi e pollame. Mentre il progetto del 1910 prevedeva un ampio uso del ferro, nella seconda fase di costruzione, si hanno modifiche di ordine architettonico e strutturale: viene sostituito al ferro l’uso di muratura e di cemento armato, e le coperture a volta sono sostituite da coperture con architravi. Si ampliano gli elementi funzionali e si riducono gli elementi decorativi, i fregi, le volute, gli stucchi liberty; le cancellate ed il fornice dell’ingresso principale perdono il loro aspetto monumentale. 





Giornale Luce B0092 del 1932
Descrizione sequenze:i mercati generali; lavoratori scaricano merci da vagoni ferroviari e caricano merci su carri.





Nell'autunno del 2002, i mercati generali dell'Ostiense furono trasferiti a Guidonia, divenendo il più grande centro agroalimentare della città. La zona, ormai deserta, all'Ostiense, fu  oggetto di un progetto per la riqualificazione dell'area. La posizione centrale, gli oltre otto ettari di area, la sua configurazione interna, il particolare fascino degli storici edifici liberty di inizio ‘900 furono oggetto di un ampio studio da parte del Gruppo Toti assieme all'olandese Rem Koolhaas. Il nuovo complesso che avrebbe dovuto sorgere negli Ex Mercati Generali, concepito come Life Style Center, si dovrebbe sviluppare su circa 215.000 mq di spazi disponibili.
 Attorno alla grande piazza ubicata al centro, gli spazi dividono nelle aree tematiche dell’intrattenimento, della cultura, dell’enogastronomia e dello shopping.
Le attività commerciali si sviluppano, con una superficie complessiva di circa 30.000 mq, nei nuovi padiglioni della Piazza delle Erbe ed al piano terra degli edifici esistenti del Recinto che la circondano, dove le tettoie preesistenti sono state conservate e valorizzate creando un portico suggestivo e protetto. Nello scenario suggestivo dei due storici edifici liberty, posizionati al centro dell’area, troveranno spazio: il Forum dei Sapori, nell’edificio già sede del Mercato Ovini e Pollame, dove la cultura eno-gastronomica si esprimerà con una completa e qualificata offerta di specialità nazionali ed internazionali, con una superficie dedicata alla vendita ed alla ristorazione di circa 8.400 mq; mentre l’adiacente edificio già Mercato del Pesce, ospiterà una moderna Mediateca nella quale le offerte innovative ed i servizi si svilupperanno su circa 5.500 mq, integrati con una biblioteca comunale di oltre 1.000 mq. Il Cinema Multisala che si affaccia sulla grande piazza posta alla base dei nuovi edifici, luogo naturale di eventi e presentazioni, con le sue 7 sale integra l’offerta di intrattenimento. Al tema dello sport è dedicato un ampio spazio che accoglie su più livelli l’esposizione e la vendita di prodotti ed attrezzature (circa 5.100 mq) oltre ad una moderna ed attrezzata palestra con piscina integrata con un importante settore dedicato alla SPA per una superficie complessiva di oltre 4.800 mq.
Infine nel complesso sono previsti anche moderni e qualificati spazi per il terziario, grazie alla realizzazione di uffici per un totale di circa 24.000 mq, tra edifici storici e di nuova realizzazione.
Il sistema Parcheggi assicura, con circa 83.000 mq di superficie disponibile per la sosta, un’offerta di circa 2.000 posti auto, oltre a circa 30.000 mq di percorsi pedonali, piazze e terrazze.
Di tutto il progetto ad oggi non c'è ancora nulla di realizzato  e le tracce degli uomini e delle donne che hanno vissuto, lavorato, riso e sofferto tra queste mura appartengono ormai ai ricordi.

Qui, http://www.silvanototi.com troverete tutte le foto del progetto di riqualificazione.

Su facebook, potrete trovare un gruppo dedicato a tutti coloro che hanno lavorato ai mercati generali. Si ricercano storie e foto da condividere

Mercati generali Spariti (Via Ostiense Roma)


Fonti: 
restipica.net

“Le Fabbriche della conoscenza - Roma Tre nel territorio e nella riqualificazione dell’area Ostiense"
RETTORATO di ROMA TRE, 23-30 gennaio 2001” (http://www.uniroma3.it)


Un patrimonio a Roma tra memoria e progetti host.uniroma3.it

silvanototi.com

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