Un altro grande del nostro quartiere, o rione come lo chiamano alcuni.
Dal sito di Alvaro amici - Biografia
Alvaro Amici nasce il 21 febbraio 1936 a Roma, nel quartiere Garbatella, sesto di sette fratelli; il padre Tullio era elettricista e la madre Giuseppa casalinga.
Di famiglia modesta, cresciuto negli anni segnati dalla Seconda Guerra mondiale, Alvaro inizia a lavorare sin dai tempi delle scuole elementari, impiegandosi come orefice, tornitore in un'officina meccanica, e infine pittore edile. Ma da sempre la sua grande passione è il canto, un dono innato coltivato interamente da autodidatta già da bambino, quando cantava a scuola nascosto dietro la lavagna per timidezza. Passata l'adolescenza, parte per il servizio militare, durante il quale si esibisce in qualche festa per i suoi superiori, e riesce ad ottenere parecchi permessi di uscita per andare a far le serenate alla sua fidanzata Cristina. Nel '60 si sposa e diventa papà di una bambina, Laura. La sua voce inizia a farsi notare nei ristoranti di Roma e nelle strade dove canta serenate; il repertorio di quel periodo comprende le canzoni che cantano tutti i ragazzi della sua età (Villa, Dallara etc.). Partecipa a numerosi concorsi per dilettanti, ma viene sempre scartato, perché creduto un professionista.
Sembra che non ci sia nulla da fare per la carriera di cantante di Alvaro, che quindi torna ad accontentarsi del lavoro di pittore edile. Ma inaspettatamente nel '61 giunge un'opportunità: viene invitato per un provino da una casa discografica di Napoli, la Vis Radio, e da lì a poco esce il suo primo disco 45 giri, dal titolo Stornelli maliziosi, a cui seguiranno altre 12 serie. Con la Vis Radio rimane fino al '67, incidendo canzoni romane classiche ed altre scritte per lui, e ottenendo un successo sempre crescente: le vendite sono tanto alte da superare persino Rita Pavone. In questi anni nascono Fabrizio ('62), Corrado ('63) e Riccardo ('66). Dal '68 al '71 realizza 45 giri per due etichette musicali di Milano, la Geas e la Pig. Nel '72 lavora per la casa discografica "Saar" ed esegue solo classici. Vi rimane fino al '75, anno in cui incide i 12 successi all'italiana del reuccio con il maestro Mario Battaini. Sempre nel '72 nasce l'ultimo figlio, Serghei e comincia a lavorare al cinema, con alcune particine in qualche film: "Roma" di Fellini, "Fratello sole sorella luna" di Zeffirelli; poi nel '76 recita in "Ragazzo di borgata" di Giulio Paradisi, nel '79 ne "Il minestrone" con Sergio Citti, Roberto Benigni e Ninetto Davoli, nell'82 ne "Il conte tacchia" con Enrico Montesano. Dal '77 al '79 firma un contratto con la Fonit Cetra, per la quale incide due LP, "Roma de mi madre" e "Roma canta", con l'orchestra del maestro Elvio Monti. Nell '80 arriva la sua prima autoproduzione, un LP dal titolo "Serenata de papà", dedicata alla figlia Laura. Questo periodo segna un gran successo: tra l'80 e l'82 si esibisce a Napoli al teatro Margherita, parte per il Canada per una tournèe, e a Roma porta in teatro "La Passatella" e "Favola Romana", due rappresentazioni drammatiche in puro stile Romanesco. Tra serenate e feste di piazza, non sa più a chi dare il resto. A San Basilio si esibisce davanti ad un pubblico di 35.000 persone venute a sentirlo cantare. Nell'83 incide un 45 giri dedicato alla Roma dello scudetto. Nell' 86 apre un locale in via del Velabro 10 (Circo Massimo), nel quale Alvaro ama esibirsi con i parenti e i loro amici più intimi, cantando rigorosamente dal vivo. Nel '87 esce "Ricordi de 'na vita". Tra l'89 e il '90 inizia la collaborazione con l'autore Lanfranco Giansanti, che darà vita all'LP "Sospiri de Roma". La sua ultima incisione è del 2000, "Pupetta mia".
Alvaro si spenge il 25 febbraio del 2003.
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