Da Romatoday.it
Si sono costituiti i quattro responsabile dell'incendio appiccato sabato scorso al Liceo Socrate. Una vendetta per la bocciatura pare essere il movente dell'azione. In questo momento, i ragazzi, di cui due minorenni, si trovano negli uffici della Digos e stanno raccontando i fatti agli inquirenti, accompagnati dai genitori e dagli avvocati difensori.
UNA VENDETTA TROPPO GRANDE - Tre di loro erano appena stati bocciati. Altri due avevano già ripetuto l'anno per due volte consecutive. Ma la vendetta è sfuggita alle mani dei quattro giovani piromani, che hanno dichiarato alla Questura: “non immaginavamo che l'incendio potesse provocare tutti quei danni”.
UN'IDEA FOLLE - Non si è trattato di un piano progettata a mente fredda. I quattro studenti del Liceo avevano appena passato una serata al mare, avevano bevuto, e, al rientro all'alba, quell'idea folle: appiccare il fuoco a qualche banco, punire la scuola per quelle bocciature. Ma le fiamme non hanno travolto solo qualche banco: “Abbiamo appiccato il fuoco e non immaginavamo che le fiamme potessero estendersi”, hanno confessato i ragazzi.
DARE REGOLE AI NOSTRI STUDENTI - “E' molto triste che degli studenti della nostra scuola, educati in un certo modo, abbiano compiuto un gesto così devastante, - sono le parole di sconforto di Francesca Marzio, docente del Liceo Socrate, - Dobbiamo interrogarci e riaggiustare il tiro sul nostro progetto educativo”. Parla di regole, l'insegnante, che tutti dovrebbero rispettare: “E' un potenziale di violenza inaudito”.
L'IPOTESI OMOFOBIA - In questi giorni, i quattro colpevoli erano stati più volte al centro dei sospetti. Gli studenti del Liceo e il loro Preside avevano chiesto di non puntare il dito contro di loro, sperando fino all'ultimo che non fossero stati i compagni di scuola ad appiccare il fuoco. Le indagini degli inquirenti si erano estese anche al cantiere interno all'edificio, per sondare tutte le possibilità. Ma quei nomi non smettevano di spuntare, e per ragioni ogni volta differenti. Inizialmente aveva preso piede l'ipotesi omofobia. Uno dei ragazzi, A.G., appartiene infatti a Lotta Studentesca, un movimento di estrema destra, molto distante dalle politiche di apertura e tolleranza che la scuola stava portando avanti con i suoi progetti educativi. Poi alcuni precedenti, le scritte sul cancello, le galline introdotte nell'edificio. Tutto portava a loro.
L'IPOTESI DI UN PIANO PREMEDITATO - Si è parlato di piano premeditato, di azione da professionisti e quindi l'ipotesi che quell'allarme scattato venerdì al termine degli esami di maturità fosse stato fatto scattare apposta, per verificare quanto tempo ci avrebbe messo la Polizia ad arrivare e organizzare i tempi per mettere in atto il crimine e fuggire prima dell'arrivo degli Agenti.
IL PRESIDE DELLA SCUOLA - A fare i loro nomi per la prima volta, proprio il preside del Socrate, sottolineando però che non era nelle sue intenzioni accusare qualcuno e che l'ipotesi politica o omofobica era da scartare perché non c'erano stati in precedenza segnali di rivendicazioni nei confronti della scuola e dei suoi progetti formativi.
NULLA DI TUTTO QUESTO - E, infatti, non era questo il movente. E' stata la bocciatura (per due di loro, l'ennesima) a far scattare nelle menti dei giovani piromani quel progetto assurdo: dare fuoco ai banchi del Liceo. Nessun piano studiato, nessun colpo da professionisti: semplicemente un falò di banchi che è sfuggito di mano ai quattro ragazzi e si è trasformato nell'incendio che ha distrutto un intero piano della scuola.
RIPARIRE ENTRO IL 2 SETTEMBRE - Sono sconvolti gli studenti del Socrate, e lo sono anche il Preside, i genitori e le Istituzioni, che già nei giorni scorsi avevano preso a cuore il progetto per la ricostruzione della scuola, nell'unanime convincimento che l'istituto debba tornare operativo entro la data di inizio degli esami per il recupero dei debiti, il 2 settembre.
IERI IL PRIMO VERTICE TECNICO: NO CONTAINER E SERVIZI PROVVISORI - Un primo vertice tecnico, già annunciato dal sindaco Marino durante il suo sopralluogo il giorno dell'incendio, è avvenuto ieri mattina. Presenti il prefetto Giuseppe Pecoraro, l'assessore capitolino alla scuola Alessandra Cattoi, il presidente dell'VIII Municipio Andrea Catarci, i rappresentanti di Provincia, Comune, Regione e Ministero dell'Istruzione. Con loro, il preside del Socrate Vincenzo Rudi e il rappresentante d'Istituto Luca Brigida. Oltre 200.000 euro è il preventivo per i lavori di ristrutturazione. Sarà la Provincia a farsi carico del reperimento dei fondi, mentre Comune e Regione finanzieranno sedie, banchi e strumenti per la didattica. Il Ministero dell'Istruzione provvederà al sostegno della Provincia qualora non ci fosse denaro sufficiente. Apertura del cantiere quanto prima, per garantire l'apertura regolare dell'Istituto. L'edificio non ha infatti subito danni strutturali, spiega Catarci, quindi le operazioni dovrebbero avvenire secondo i tempi. Esclusi container e servizi provvisori: la scuola sarà ricostruita.
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