giovedì 12 settembre 2013

Il Socrate riapre!





da Romatoday di oggi

Riapertura Liceo Socrate a Garbatella: l'inaugurazione

Secondo giorno di scuola al liceo Socrate a Garbatella. Se ieri erano stati gli studenti i protagonisti, oggi flash e fotografi sono stati tutte per le autorità, presenti in massa per celebrare la celerità dell'intervento che ha visto rinascere la struttura, dopo l'incendio dello scorso luglio. Una vera e propria parata. Ecco i protagonisti in ordine d'importanza: il ministro della pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro, il commissario della Provincia, Umberto Postiglione e il presidente dell''VIII Municipio, Andrea Catarci. Tutti seduti alla cattedra allestita in palestra. Tutti pronti a rilasciare dichiarazioni che celebrano il miracolo.

IL MINISTRO CARROZZA - "Avete scelto bene la vostra scuola. Buon lavoro", ha esordito il ministro. "Abbiamo avuto anche un leggero incremento delle iscrizioni - ha detto il preside". "Meno male, perché in altre regioni al classico è stato un disastro", ha replicato Carrozza. E durante il suo intervento: "Ragazzi, siate ribelli e non accettate le cose come sono. Cambiate questo mondo, è lì che vi aspetta. Così il ministro dell'istruzione Maria Grazia Carrozza agli studenti del liceo Socrate di Roma, ricostruito dopo il rogo doloso di luglio. Un lungo applauso ha accolto questa frase. ''Da queste aule escono le persone che ci salveranno dalla crisi e ricostruiranno l'Italia".

IL SINDACO MARINO - "La scuola riprende, le aule sono state sistemate e abbiamo archiviato un capitolo cupo per aprire di nuovo l''anno scolastico con un sorriso e la speranza di formare giovani che rappresenteranno la nostra societa'' nei prossimi anni. Questa è la funzione del Socrate e noi l''abbiamo voluta proteggere". Così il sindaco di Roma. "Oggi- ha aggiunto- abbiamo dimostrato che l'amministrazione può davvero realizzare in tempi certi delle opere di fronte a danni imprevisti e imprevedebili".



Qui il link completo

http://garbatella.romatoday.it/garbatella/inaugurazione-liceo-socrate-riapertura.html


venerdì 6 settembre 2013

Segati 60 alberi nel parco della Garbatella





Lo so arrivo tardi, nel segnalare questa cosa, ma ero fuori e non ho potuto scrivere nulla, questa cosa mi ha veramente fatto incazzare, per la poca intelligenza e tanta stupidità di chi l'ha fatto.MI piacerebbe sapere quale era il motivo, il perché, quale scopo volevano poter raggiungere. Non mi vengono parole ... solo parolacce verso queste persone che hanno rovinato il parco.
Riporto meramente foto e contenuti pubblicati dal corriere della sera del 26 agosto.








Tronchi tagliati quasi di netto con la motosega. E le chiome lasciate lì, appese all'ingiù. Come per sfregio. Oltre 60 giovani alberi da frutto sono stati ridotti così nella notte tra sabato e domenica a Roma, nel parco della Garbatella, proprio davanti alla sede della Regione Lazio, sulla via Cristoforo Colombo. La denuncia arriva lunedì dal circolo Garbatella di Legambiente che lo scrive su un cartello appeso all'ingresso del parco: «Distrutti 5 anni di lavoro comune». Unanime l'indignazione delle istituzioni con la promessa del sindaco di Roma Ignazio Marino: «Faremo rinascere il parco e altre nuove aree», e il presidente della Regione Nicola Zingaretti che condanna «il grave atto vandalico che ha devastato un'esperienza significativa come quella del parco e degli orti urbani di Garbatella nella Capitale che, grazie al prezioso lavoro di cittadini, delle associazioni e di Legambiente, ha contribuito ad una nuova stagione per l'educazione ambientale dei più giovani».


 «UCCIDERE GLI ALBERI SIGNIFICA UCCIDERE LA VITA» - «L’immagine all’ingresso del parco è agghiacciante - scrive poi Legambiente -: tronchi mozzati, chiome di alberi a terra. I primi tre ciliegi da fiore all’ingresso, meli, cachi, peri e ulivo nel frutteto: alla fine la conta sarà di 60 alberi uccisi in tutto il Parco Garbatella, davanti alla Regione Lazio, dai lecci ai sugheri, dagli olmi alle querce». Quelli, spiega ancora l’associazione, «sono gli stessi alberi che il Circolo Legambiente Garbatella, insieme alle altre associazioni del territorio e a tanti cittadini, aveva messo a dimora negli ultimi 5 anni, continuando la cura e l’impegno ventennale per la nascita e salvaguardia del Parco». La rabbia è tanta, ma, dice Anna Maria Baiocco, vicepresidente del Circolo Garbatella di Legambiente, «chiunque sia l’artefice di questo scempio, per follia personale o per interesse politico o economico, colpendo i giovani alberi, il lavoro costante di volontari e cittadini del quartiere non ci impedirà, anzi, rafforzerà l’impegno a rinnovare ricostruire e migliorare il parco: uccidere gli alberi significa uccidere la vita, l’aria fresca e pulita, la bellezza, la socialità, l’allegria, il futuro dei nostri figli»




NUOVI BANDI PER ORTI E GIARDINI» - E come «risposta» al vandalismo nel parco della Garbatella, il Campidoglio fa sapere che presto ci saranno bandi per assegnare nuovi spazi pubblici «per sviluppare progetti legati agli orti urbani e ai giardini condivisi, che rappresentano uno straordinario modello di sostenibilità urbana su cui investire con decisione». Lo fa sapere in serata il vicesindaco e assessore al Patrimonio di Roma Capitale Luigi Nieri. «Roma Capitale - spiega - possiede diverse aree agricole di dimensioni tali da permettere al loro interno la nascita di nuove aziende agricole; altre aree di questa natura saranno prossimamente cedute a Roma Capitale e prontamente iscritte al Patrimonio comunale. Attraverso una serie di bandi pubblici, dunque, sarà possibile affidare tali aree per renderle nuovamente produttive e creare molte nuove opportunità lavorative, in particolare per i giovani. Aree di minore entità, invece, saranno destinate ad interventi di carattere sociale, fra cui la creazione di nuovi orti urbani e di giardini condivisi». «La mia solidarietà - conclude Nieri - va ai cittadini e alle associazioni, Legambiente in testa, che hanno lavorato duramente per riappropriarsi di uno spazio pubblico, riqualificando l'area e svolgendo importanti progetti sociali e ambientali per la comunità. Presto riavranno quell’area a disposizione».