La Mia Garbatella
Un mondo nel mondo di Roma
domenica 15 novembre 2015
domenica 28 giugno 2015
La Garbatella - ottobre 2013
foto dal blog http://diceche.blogspot.it/ |
Testo scritto da Enrico Liberini, uno che alla Garbatella ci è nato e vissuto. Postato sul profilo di Facebook di "La Mia Garbatella".
Le case della parte vecchia hanno poco meno di cento anni, cammino tra i lotti, sento i profumi di allora e torno bambino, quando in piena estate le persone anziane, dopo la pennichella consumata nelle ore più calde, si godevano un pò di fresco nel cortile delle loro case. quanta pace nel vedere quelle donne, che incrociati i ferri e un gomitolo di lana, preparavano, sciarpe, cappelli e maglioni per i loro famigliari, pensavano con largo anticipo all’inverno, altre sgranavano fagioli, si preparavano i pomodori essiccati al sole mettendoli nei barattoli sottolio con spezie varie, parlavano della loro vita che scorreva tra un fagiolo, un pomodoro, un maglione e qualche pettegolezzo sulla vicina di casa. nei lotti c’era lo stenditoio dove le donne stendevano i loro panni al sole, dopo averli lavati nelle fontane, la lavatrice non c’era e neanche la televisione, per tanto i figli venivano giù come se piovesse, mia madre si chiamava Rina, eravamo sei figli, all’epoca nel lotto si mormorava che la signora Rina, mia madre, non era molto propensa a fare figli, perché la media, era tra gli otto e i dodici figli a coppia. avevamo poco o nulla, ma eravamo sereni e senso di libertà, nei lotti si cresceva insieme, spensierati, i giochi erano il pallone, ogni tanto saltava qualche vetro di una finestra e si spariva per qualche giorno, il picchio si giocava per ore e ore, le palline di vetro “boccini” una buchetta in terra e giù a giocare, poi con la nizza, una battuta più forte e qualche vetro saltava e si spariva di nuovo per qualche giorno. di tanto in tanto facevamo un giro per la Garbatella, eravamo una piccola banda di ragazzini, frequentavamo l’oratorio di padre Guido, un campetto di calcio, ed intorno tanti giochi diversi, al suono della campanella si scappava verso l’uscita, perché la campanella voleva dire che dovevi andare a senti la messa, con padre guido che guidava e controllava che tutti entrassero in chiesa. nel periodo estivo andavamo a raccogliere un po di frutta nei villini di via Guglielmotti, il padrone non era d’accordo e spesso ci toccava scappare a gambe levate, che belli i villini con il loro pezzetto di terra, con l’entrata indipendente, ancora oggi sono li. la fontanella di Carlotta, il bar dei cesaroni sede del Roma club Garbatella, al fianco destro una scalinata che ti porta a conoscere dei lotti molto piccoli, le case, piano terreno e piano primo … percorrendo quelle stradide ti rilassavi. piazza benedetto Brin, qualcosa di meraviglioso, passi un archetto e scivoli in una stradina con ai suoi lati tutti villini, alla parte opposta dell’archetto, sempre sulla piazza, si trova la scalinata detta la piccola trinità dei monti, è solo molto più piccola, in fondo alla scalinata, attraversato il ponte ti trovi alla vecchia vetreria, oggi università Roma 3. la Garbatella è stata progettata da sette architetti diversi, girando per la parte vecchia, si notano le diversità nel realizzare le case, ancora oggi spesso si vedono persone, sole o in gruppo, fotografare le costruzioni di allora, con le loro diverse architetture. si dice che in quella zona, in una vecchia bettola (osteria), lavorasse una ragazza tanto garbata e bella e fu’ così che quella zona venne chiamata Garbatella.
domenica 5 ottobre 2014
Visita guidata alla Garbatella ! - Grazie Remo
Pur essendo nato, cresciuto e vivo tutt'ora alla Garbatella, ho questo Blog, ritengo di sapere abbastanza sul quartiere, ho voluto fare una visita con una persona che è troppo forte che ha una maniera di illustrare la Garbatella semplice e naturale, la mole di informazione che ci ha dato è stata enorme e sono contento che tante persone partecipino alle sue presentazioni, visite da lui guidate.
domenica 28 settembre 2014
ROMA 51 70 anni di storia
Una mezza dozzina di ragazzi sono raccolti su un prato tra la via Appia e la via Tuscolana. Tutto intorno è campagna. Unica costruzione nelle vicinanze è una chiesa, uno specie di grosso capannone senza alcuna pretesa architettonica. Fanno cerchio attorno a un giovanotto dinoccolato che chiamano Capo e ad un prete che parla perfetto italiano con un accento che tradisce l'origine belga. Uno ad uno si fanno avanti e con aria più solenne di cui sono capaci, cercano di nascondere l'emozione, pronunciando la formula della promessa scout. Cominciava così, la mattina di mercoledì 6 Dicembre 1944, la storia del Roma 51. Faceva freddo, nella Roma appena liberata dall'occupazione tedesca. I vestiti caldi erano pochi e, spesso, denunciavano la loro età. Eppure quella mattina si erano alzati tutti presto, sfidando l'aria rigida e il vento di tramontana, per quell'appuntamento al quale non avrebbero voluto mancare per nulla al mondo. La sera prima, in chiesa, assistiti da Monsignor Desiderio Nobels, avevano pregato in una "veglia d'armi" in preparazione dell'impegno che avrebbero preso la mattina dopo. Poi, a casa, avevano preparato con cura la divisa. Il fazzoletto con i colori del 51, i pantaloni (corti) che erano in realtà, quelli di tutti i giorni, come anche le scarpe, le calze e il maglione o il giaccone. Invece, per la camicia c'era stato qualche problema. Secondo le regole di allora doveva essere kaki, di tipo militare:erano vestiti così gli scout di Baden Powell, dovevano essere così anche gli scout dell'appena risorta ASCI (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana). Ma, o erano introvabili o erano carissime. Sopperì l'ingegno: in qualche cassetto o qualche baule, fu ripescata la camicia nera che solo un'anno prima era stata frettolosamente riposta da padre, dallo zio o dal nonno camerata, e una volta passata energicamente in varecchina... non era proprio kaki, ma l'effetto d'insieme più che passabile. E subito dopo la messa, la prima vera gita di riparto completo: in tram tra boschi e le macchie che allora ricoprivano i pendii di Monte Mario. In realtà il 51 già c'era. C'era sulla carta da quasi un mese, da quando l'ASCI aveva accolto la domanda di Monsignor Nobels di fondare un riparto tutto nuovo. -gli era stato assegnato il numero 51 perché era quello il numero di arrivo della domanda, dopo che i numeri più bassi erano stati assegnati a chi rifondava vecchi storici riparti sciolti dal regime fascista. Ma il 51 c'era e c'era già da molti anni nel cuore di Monsignore Nobels. Belga di nascita, aveva studiato, giovinetto, in Inghilterra. Lì aveva conosciuto Baden Powell, era stato suo scout nel suo riparto. Più tardi, a Roma, dove era giunto per studi di teologia ed era rimasto anche durante la guerra, voleva rivivere quell'esperienza, trasmettere a altri giovani quello che lo scoutismo gli aveva trasmesso. La liberazione di Roma fu il segnale per tutti gli ex Scout. Monsignor Nobels chiamò subito Vasta che in quei giorni si nascondeva in un convento dietro monte Mario dove era adibito alla decifrazione dei messaggi per il gruppo dei partigiani dell'Arco di Travertino. In poche settimane fu ricostruita l'ASCI e organizzato il 51. Ancora qualcuno fra gli ex scout si ricorda quella parvenza di campeggio a monte Tuscolo nell'estate del1944,addirittura qualche mese prima del riconoscimento del riparto e delle prime promesse: niente tende, qualche vecchia coperta militare, una buca nel terreno che facesse nicchia per il vento e, soprattutto, assecondasse le curve del corpo per rendere più comodo quel giaciglio sulla nuda terra. E si dormiva così, all'aperto, fidando nel bel tempo. Quando, poi, Vasta e Nobels si procurarono le prime attrezzature(qualche telo militare che, annodato o cucito con altri teli, poteva dare la parvenza di una tenda e di un riparo), anche queste diventavano a loro volta un problema. Nella Roma sconvolta ed immiserita dalla guerra, anche quattro stracci e due attrezzi rappresentavano una ricchezza: attiravano i ladri. Fu la ragione che spinse qualche mese dopo il 51 a cambiare per la prima volta sede: quella ricavata nei locali annessi a San Giuseppe all'Arco di Travertino era continuamente scassinata e svaligiata. Vasta ottenne in via provvisoria un'aula vuota nella scuola dei frati Bigi, all'angolo fra via Emanuele Filiberto e viale Manzoni (inutile cercarla, come la chiesa del Travertino, non c'è più), in cui egli stesso insegnava. Ma prima del trasferimento il 51 ebbe modo di fare il suo primo vero campeggio. Storico, fu definito da molti. Si, perché per anni, la sera al campo, intorno al falò o ai fuochi di bivacco, c'era sempre qualcuno che raccontava. A volte lo stesso Vasta, altre volte il Monsignor Nobels, altre ancora un vecchio scout che... <
martedì 23 settembre 2014
domenica 21 settembre 2014
Porta a Porta iniza la raccolta differenziata al municipio VIII
Da Romatoday
http://garbatella.romatoday.it/garbatella/raccolta-differenziata-da-lunede-22-municipio-viii-muove-primi-passi.html
Anche nel Municipio VIII da lunedì 22, con la consegna dei KIT di AMA, saranno formalmente avviate le iniziative propedeutiche all'avvio della raccolta differenziata. "Il porta a porta toccherà il 20% della popolazione. Speriamo poi di aumentarlo"
La raccolta differenziata sarò presto una realtà anche nel Municipio VIII. Dal prossimo lunedì saranno infatti consegnati i KIT di AMA alla popolazione e, contestualmente, riprenderanno gli incontri informativi interrotti durante l’estate. La formula scelta, è principalmente quella della raccolta stradale.
DOVE SARA' IL PORTA A PORTA - “La popolazione che sarà coinvolta dall’avvio del porta a porta si aggira attorno al 20%, anche se come porzione di territorio, comprendendo l’Agro Romano del Municipio e le ville che vi sorgono, la percentuale sale. Inizialmente – ci fa sapere l’Assessore municipale all’Ambiente Emiliano Antonetti – saranno interessati i quartieri di Roma 70, Tor Carbone Fotografia, la zona di Cava Pace e quelle che sono a ridosso di via Ardeatina e via Appia Antica”.
IL CONFERIMENTO STRADALE - La maggior parte del territorio, vedrà trasformarsi solo in parte il conferimento dei rifiuti. “Nelle strade degli altri quartieri – riprende Antonetti – alla classica postazione dove oggi sono presenti tre cassonetti, ne sarà aggiunto un quarto per l’umido. Poi saranno posizionate anche le campane per il vetro che quindi, rispetto a quanto si fa oggi, andrà separato da plastica e alluminio”.
LA CAMPAGNA INFORMATIVA - Per quanto attiene al cronoprogramma, “da lunedì saranno distribuiti i KIT: tre grandi buste di plastica semiacetata per la raccolta di vetro, carta e multimateriale. Più una fornitura per circa sei mesi di sacchetti compostabili. Ovviamente l’utilizzo di questo materiale è facoltativo: l’importante infatti è conferire correttamente”. Ed a tal proposito, riprende anche la campagna informativa di AMA. “La scelta dell’azienda è stata quella di rivolgersi ai moltiplicatori, cioè a quelle realtà come le scuole, le parrocchie, i centri sportivi, le sedi dei comitati di quartiere e dei centri anziani, che sono in grado di raggiungere più persone contemporaneamente”.
LA SFIDA - La campagna informativa di AMA, incentrata su quella che l’azienda definisce la strategia dei moltiplicatori, terminerà il 22 novembre. Ma l’Assessore all’Ambiente si dice ottimista. “Probabilmente non ci fermeremo a quella data. Anche se, con un anno di esperienza in più sulle spalle, AMA ha migliorato la propria capacità comunicativa. Detto ciò noi tutti dobbiamo scontare un ritardo trentennale. Altri paesi europei – sottolinea Antonetti – i primi passi nella raccolta differenziata li avevano iniziati tre decadi fa. E dobbiamo recuperare terreno, per questo stiamo procedendo per step di cinque municipi all’anno. E ciò fa sì che siano coinvolti oltre un milioni di cittadini all'anno. Secondo me poi - conclude l'Assessore all'Ambiente - dovremo puntare ad allargare la quota del porta a porta, che dovrebbe essere su tutto il territorio cittadino e, di conseguenza, municipale”. Una sfida ambiziosa che, necessariamente, dovrà procedere per fasi. A partire dalla consegna del KIT di AMA. Poi si vedrà.
venerdì 19 settembre 2014
allagata piazza Biffi
Fonte ROmatoday
L’attesa dei residenti è stata premiata. E siccome si é trattato di una lunga attesa, la quantità d’acqua che la fontanella di piazza Biffi ha prodotto, è stata conseguente. Con un risultato immediato: l’allagamento della zona. Strano epilogo per uno dei nasoni più gettonati della Garbatella.
UN'ATTESA FRUSTRATA - L’allagamento di piazza Biffi, avvenuto nella mattinata di giovedì 17, non poteva passare inosservato. “Da quando quella fontanella è stata spostata lì, ha cominciato ad alimentare le aspettative dei residenti. Tanti attendevano che aprisse. Certo, non in quella maniera” ironizza Paolo Moccia, garbatellano doc. “Io però vorrei sollevare anche altre questioni, visto che parliamo di fontanelle. Ma sti nasoni – incalza il residente – si puà sapere come li mettono? Certe volte sembrano rispondere a logiche oscure”.
LOGICHE OSCURE - La contestazione, è suffragata da una serie di esempi. “In via Macinghi Strozzi ad esempio, a me è sembrato allucinante che la fontanella venisse messa vicino all’edicola. Ma come, sull’altro lato della strada c’è una scuola…ma scusa, non era meglio lì? Tra l’altro, dove l’anno sistemata, ovvero dove l’ex Consigliere Ciappetta voleva realizzare la piazza della partecipazione, ha creato anche problemi di infiltrazione - fa notare Moccia, che aggiunge- tra l'altro, a meno di 80 metri di distanza, c’è un altro nasone. Quello che si trova all’inizio di via Cravero. Quindi mi chiedo: serviva proprio in via Macinghi Strozzi?”.
UNA LUNGHISSIMA ATTESA - C’è infine un’altra segnalazione che Paolo Moccia, ex Consigliere dei Verdi, ha voluto fare. “Sin da quando ero ragazzino, in piazza Caterina Sforza c’era una fontanella. L’area si era poi degradata, tant’è che nella piazzetta ci andavano a parcheggiare le macchine. Dopo molte battaglie è stata risistemata ed ora, se ci vai, trovi fioriere e panchine. Ma non la fontanella – puntualizza il residente – eppure che lì dovesse tornarvi il nasone, era anche stato deliberato. Ed il pozzetto, dal 1996, è rimasto lì. In attesa della fontanella. Allora io dico, invece di installare nasoni secondo logiche oscure, che talvolta sembrano avere poco o niente a che fare con il bene comune, vogliamo tornare a pensare a quella di piazza Caterina Sforza?”. Magari però, questa volta, conviene non puntarci troppo. Perchè se il getto d'acqua sarà proporzionale all'attesa, che dura dal 1996, l'allagamento è garantito.
http://garbatella.romatoday.it/garbatella/allagamento-piazza-biffi-riapre-gestione-fontanelle-garbatella.html
domenica 6 luglio 2014
Cinema Arena Garbatella Programmazione fino a 15 luglio 2014
Parte l'Arena Garbatella
Piazza Benedetto Brin
MOLIERE IN BICICLETTA
Domenica 6 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
TUTTA COLPA DI FREUD
Lunedì 7 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO
Martedì 8 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
STILL LIFE
Mercoledì 9 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
NEBRASKA
Giovedì 10 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE WOLF OF WALL STREET
Venerdì 11 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
MARINA
Sabato 12 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
SONG OF SILENCE
Domenica 13 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE BUTLER – UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
Lunedì 14 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE CONGRESS
Martedì 15 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
http://www.estateromana.comune.roma.it/manifestazioni/cinema/arena_garbatella/appuntamenti
http://www.arenediroma.it/
Piazza Benedetto Brin
MOLIERE IN BICICLETTA
Domenica 6 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
TUTTA COLPA DI FREUD
Lunedì 7 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO
Martedì 8 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
STILL LIFE
Mercoledì 9 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
NEBRASKA
Giovedì 10 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE WOLF OF WALL STREET
Venerdì 11 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
MARINA
Sabato 12 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
SONG OF SILENCE
Domenica 13 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE BUTLER – UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
Lunedì 14 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
THE CONGRESS
Martedì 15 Luglio, inizio proiezione ore 21.15
http://www.estateromana.comune.roma.it/manifestazioni/cinema/arena_garbatella/appuntamenti
http://www.arenediroma.it/
giovedì 12 giugno 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)