Si sono svolti oggi i funerali di Padre Guido, storico parroco di quella che, per tutta Garbatella, è e resterà sempre la "Chiesoletta".
Spiegare chi è stato Padre Guido è un'impresa piuttosto difficile, ma ci voglio provare. Arrivò a Garbatella negli Anni '50, quando il nostro era un quartiere che faticosamente cercava di risollevarsi dalla guerra, fiaccato da povertà e delinquenza e lontano anni luce dal rione glamour e trendy che siamo abituati a vivere. Mise in piedi una scuola media, la Cesare Baronio, che per molti figli di Garbatella è stata l'appiglio a cui aggrapparsi per costruire una vita migliore. Nell'oratorio che gestiva sono passati quasi tutti i bambini del territorio e, alcuni di loro, hanno cominciato a costruire lì il proprio percorso dorato, come Agostino di Bartolomei, storico capitano del secondo scudetto giallorosso, che diede i suoi primi calci alla palla nel campetto polveroso della "Chiesoletta".
Padre Guido era pacato ma autorevole e se ti comportavi male erano punizioni, come raccogliere i pezzettini di carta per tutto l'oratorio o riempire i secchi d'acqua, ma era anche quello che ti premiava con un ghiacciolo se lo aiutavi. Padre Guido era viaggi, gite, natura e storie fantastiche ma soprattutto era una persona con una memoria formidabile, si ricordava uno ad uno tutti i bambini che ha visto diventare grandi e, quando li incontrava per strada, li chiamava per nome. Era legato ai suoi ragazzi, così tanto che nel suo testamento ha espresso la volontà di consegnare a tutti coloro che sono stati suoi studenti i temi prodotti in sede di esame.
da Roma.it
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