martedì 11 marzo 2014

ATER Garbatella e Tormarancia: arrivano ventuno ascensori


Lo scorso anno, anche attraverso un ricco dossier fotografico, Municipio VIII (allora XI) mise a nudo le condizioni in cui versavano gli immobili ATER della Garbatella. Suscitò una certa impressione notare lo stato di decadenza cui erano lasciati alcuni spazi comuni di uno dei quartieri più apprezzati di Roma. Ma oltre ad un degrado estetico, molti residenti sono stati costretti, ed anche in questo caso le segnalazioni del Municipio non sono mancate, a vivere condizioni di estremo disagio. Una  situazione  risultata particolarmente odiosa, perché andava a colpire le fasce più esposte della popolazione: anziani e disabili.

VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE - “A seguito delle numerose sollecitazioni del Municipio VIII e dei cittadini, riparte il piano di abbattimento delle barriere architettoniche negli stabili di proprietà dell’ATER, nei quartieri di Garbatella e Tormarancia – dichiara in giornata il Presidente Catarci -  Sono 21 gli ascensori da installare negli edifici di Via Caffaro, Via Annio Felice, Via Roberto De Nobili, Via delle Sette Chiese, Via Ma cinghi Strozzi, Piazza Biffi, Via Roberto De Nobili, Via Guglielmo Massaia, Via San Lorenzo da Brindisi, Via Cravero e Via Fausto Vettor.”

ASCENSORI ENTRO L'ESTATE - “Quattro dei 21 impianti sono in funzione ed un altro già  realizzato deve essere solo  collaudato – spiega  il Minisindaco, che sottolinea poi come  - per tutti gli altri l’ATER prevede l’inizio dei lavori entro l’anno con le prime consegne entro fine estate. Si ringrazia la Regione Lazio  - in passato additata da Catarci tra le maggiori rispensabili dei disagi accorsi agli inquilini ATER - e la nuova gestione dell’Azienda regionale per aver finalizzato le relative risorse alla ripresa di opere necessarie per assicurare civiltà e libertà di movimento. Nella consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare nell’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case pubbliche, si continuerà nell’azione di miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini attraverso un’azione di stimolo e pressione verso gli organismi deputati  alla realizzazione di quelle opere indispensabili per il territorio.”